Il primo giorno del nuovo mondo ci svegliammo a un accenno dell’alba salutando con gli occhi il ritorno del sole. Nell’aria un profumo di pane sfornato e un’improvvisa voglia di capriole. “Io sono qui” – disse il mondo a raggi unificati “E voi dove siete stati?” Noi nella tana in letargo a dormire Noi coi gerani ad ornare i balconi Noi rinchiusi nei giorni lunghi secoli con l’unico scopo di restare vivi. Il primo giorno del nuovo mondo come soldati tornati dal fronte...
Adesso che vivi tra le tue quattro mura e osservi la vita da questa fessura, E ti senti spaesato, avvilito e depresso davanti a uno specchio a guardare te stesso, Considera il tempo un regalo del cielo, parentesi in cui riscoprirti davvero. Tra i libri che dormono sugli scaffali Seleziona quei pochi, ma fondamentali, Conserva quegli altri in uno scatolone Fanne dono a una scuola, alla prima occasione. Concediti spazio, mantieniti sveglio: con pochissime cose, vivrai molto meglio. Scrivi una...