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Del dirsi addio di Marcello Fois

In una Bolzano invernale e imbiancata, scompare un bambino di undici anni, Michele. Un bambino speciale, più intelligente della media, in odore di Asperger. A condurre le indagini il commissario Sergio Striggio e la sua squadra.

 

Il noir, seppur ben costruito, è il pretesto per parlare dei rapporti umani, soprattutto quelli che riguardano il contesto familiare. Striggio e il suo rapporto conflittuale con il padre, il rapporto tra i suoi genitori e il rapporto con lui. Le dinamiche familiari di una coppia un po' particolare, i genitori di Michele.

 

Ricorre in tutto il romanzo il tema dell'addio, della separazione, della morte. L'importante non è dirsi addio, ma il modo con cui ci si dice addio.

 

La storia cattura perché è ben congegnata, ma spesso è intervallata da citazioni , a volte un po' pesanti, che non aggiungono molto più al racconto e che in alcuni casi potevano essere evitate.

 

Un libro che consiglio, in particolare, a chi ama il genere.

 

LeggereOvunque