Qualche mese fa, seguendo gli interventi di Michela Murgia nel programma con Corrado Augias, “Quante storie”, ho sentito la scrittrice parlare di questo libro. La sua è stata una stroncatura, non netta e cattiva, ma costruttiva e sensata. L’ho potuta verificare solo ora che finalmente ho letto il libro.
Concordo con la Murgia in quasi tutto ciò che afferma. L’idea di un libro che raccoglie le biografie di cento donne che si sono affermate nei campi più disparati, dalla scienza alla letteratura, dallo sport all’attivismo sociale e politico è senza dubbio ottima. Ciò che stona è che il progetto è indirizzato alle bambine, e non come dovrebbe, a tutti i bambini, ne deriva in questo modo un certo sessismo. Le storie di donne non vanno raccontate solo alle donne ma anche e soprattutto agli uomini, ai giovani bimbi, in modo che crescano con una consapevolezza nuova, con la convinzione che tutti, donne e uomini, possiamo raggiungere gli stessi obiettivi e siamo entrambi meritevoli di rispetto per questo, nessuno è inferiore a nessuno.
L’altro appunto che fa la Murgia è sul linguaggio e anche in questo caso la sua appare un’osservazione molto fondata. Il libro è costruito come una raccolta di favole, ma le favole, si sa, usano un linguaggio semplice per essere comprese dai piccoli lettori, ma ciò non toglie che i contenuti rimangano. In questo caso le due autrici utilizzano un linguaggio poco adatto ai giovanissimi e banalizzano le storie e i contenuti, sospendono spesso la funzione morale e l’input ad uno sviluppo critico delle piccole lettrici.
Per quanto mi riguarda, ho letto questo libro come un piccolo compendio di cento biografie di donne senz’altro forti che si sono sapute distinguere per la tenacia e il coraggio con cui hanno lottato per le loro idee scontrandosi spesso con i pregiudizi di chi le voleva magari a cucire e a cucinare.
Diverse sono, tra le donne citate nel libro, quelle da me ammirate e stimate, altre sinceramente non le conoscevo ma le loro storie meritano di essere approfondite in altre sedi.
LeggereOvunque