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Il mio 2017 attraverso i libri

Durante l’anno appena trascorso ho letto diversi libri, alcuni più belli, altri meno.

Alcuni mi hanno fatto sognare, altri riflettere, altri ancora mi hanno un po’ annoiata tanto che ho fatto fatica a conquistarmi il finale.

 

Tutti, comunque, mi hanno fatto tanta compagnia e sono sicura che senza di loro il mio anno sarebbe stato ancora più faticoso e difficile da attraversare.

 

Leggere, per me, vuol dire staccare dalla realtà, dal mio mondo, dal mio quotidiano. È sempre la cosa migliore, rifugiarsi tra le pagine di un libro e farsi trasportare lontani, con la mente, in altri spazi, in altre situazioni, in altre dimensioni.

 

Quest’anno ho visitato tanti luoghi, tante città e ho vissuto tante avventure.

Ho viaggiato per il mondo, e nel tempo.

Sono stata ai Caraibi, nel settecento e ho conosciuto Zaritè, una donna coraggiosa.

 

Sono stata a Napoli ad indagare con i poliziotti di Pizzofalcone.

 

Ho percorso il cammino di Santiago con Paulo, ma evitando mal di piedi e mal di schiena!!!

 

Ho visitato Parigi e una piccola libreria. Ho conosciuto un affascinante fotografo sui ponti di Madison County. Ho incontrato storie molto dolorose di bambini, di donne, di uomini. Mi sono divertita con quella pazzerella di Manola e ho conosciuto degli animali speciali,che vivono in una fattoria, e che tanto somigliano agli uomini nei loro comportamenti.

 

Sono tornata un po’ bambina, girovagando per la Sardegna ad ascoltare le storie narrate dalle pietre, pietre speciali che solo la mia amatissima terra possiede.

 

Ho aiutato una donna curiosa a ricostruire la storia di una lettera ritrovata in un vecchio cappotto,e dei suoi protagonisti.

 

Sono stata in Puglia, ne ho assaporato i profumi, i sapori, ascoltato i suoni e ammirato le bellezze architettoniche mentre assistevo alla nascita di un amore dolce e, per alcuni, inopportuno.

 

Mi sono ritrovata catapultata nell’Egitto della seconda guerra mondiale, insieme a spie e complotti tra tedeschi ed inglesi, in un’avventura senza fiato, ad alto livello di rischio.

 

Sono stata in Sicilia, ho attraversato lo stivale, sono passata per Torino, ho fatto un salto in America e uno in Australia.

 

Quante storie, quanti luoghi, quanti sentimenti, quanti pensieri racchiusi in pagine, pagine, pagine in bianco e nero e che hanno riempito le mie giornate strappandomi a volte una lacrima, a volte un sorriso.

 

Aveva proprio ragione Umberto Eco quando diceva:

 

«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.»

 

Buon 2018 di buone letture per tutti.

 

LeggereOvunque

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