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Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio

L'incontro tra padre e figlio, il talento, l'epilessia, il jazz, la matematica sono alcuni degli elementi che compaiono in questo ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, ex magistrato barese, da diversi anni, ormai, autore tra i più letti e senza dubbio, tra i miei preferiti.

 

Carofiglio riesce a passare con molta disinvoltura da un genere ad un altro, legal thriller, saggi, romanzi di formazione.

 

Siamo a Marsiglia, negli anni 80. Un padre e un figlio devono trascorrere 48 H senza dormire perché si deve testare la validità della cura seguita da Andrea, il figlio, che soffre di epilessia idiopatica e verificare, in questo modo, se ha funzionato ed è stata sconfitta.

Andrea, finalmente, riesce a ritrovare un padre che aveva perso in seguito alla separazione dei genitori e al quale ne attribuiva le colpe. Il dialogo che si apre tra loro gli dà le risposte che cercava e prende coscienza di come le cose non erano proprio come le aveva immaginate.

D'altro canto, il padre, riconosce nel figlio la presenza del suo stesso talento matematico che Andrea aveva seppellito dentro sé moltissimo anni prima.

 

Un romanzo, intenso, intimo, ambientato in una Marsiglia che pare quasi ostile, e in cui fanno da contorno personaggi un po' stravaganti.

Carofiglio, anche questa volta non delude il lettore e continua a confermarsi uomo attento alle parole, al loro significato, e al loro valore.

 

LeggereOvunque