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Il vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago

Il vangelo secondo Gesù Cristo rappresenta per me il primo incontro con il Nobel per la letteratura José Saramago.

 

Il romanzo fu pubblicato nel 1997 e suscitò polemiche e forti critiche, com’era d’altronde abbastanza prevedibile, nella Chiesa portoghese e in quella italiana.

 

Saramago prende in mano la vita di Gesù Cristo. La ripercorre dalla sua nascita fino alla sua morte mettendo in evidenza l’Uomo Gesù al posto del Dio Gesù.

 

Quello di Saramago è un Gesù che vive appieno la sua condizione umana, con i suoi dubbi, le sue debolezze, le sue esigenze più recondite ed intime.

 

Nel corso del racconto, ritroviamo episodi che ogni cristiano cattolico riconosce per averli letti direttamente sui Vangeli canonici o sentiti raccontare, ma che qui vengono rappresentati in altra chiave, e talvolta con un altro epilogo. C’è da chiedersi in che misura ciò sia il frutto della fantasia dell’autore e /o dell'ispirazione derivante dalla consultazione dei vangeli cosiddetti apocrifi in quanto non approvati dalla Chiesa Cattolica.

Eviterò di essere più precisa per non togliere al lettore il piacere di scoprirli egli stesso durante la lettura.

 

Saramago presenta uno stile di scrittura molto particolare e moderno, con un utilizzo del discorso diretto inusuale per i canoni classici della punteggiatura. Questo può destabilizzare, inizialmente, il lettore ma non deve farlo desistere dal piacere di farsi coinvolgere da questo racconto che è uno dei capolavori della letteratura mondiale.

 

E’ un romanzo, senza ombra di dubbio, di non facile lettura, soprattutto per chi è troppo legato alla tradizione cattolica. Solo chi ha la mente davvero aperta e si accosta al libro senza pregiudizi può coglierne pienamente il valore.

 

LeggereOvunque

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