Credevo che la cosa più dolorosa per un genitore fosse sopravvivere ad un figlio. Ma c'è un'altra cosa ancora più straziante per un genitore ed è quando strappano la vita a tuo figlio e tu non conosci né il motivo, né le mani sanguinarie che lo hanno ucciso.
Questa è la storia di Paola e Claudio Regeni che dal 25 gennaio 2016 lottano incessantemente, caparbiamente, disperatamente per capire cosa sia capitato davvero a Giulio chiedendo verità e giustizia per lui e per tutti i Giuli e le Giulie del mondo.
Questa è soprattutto la storia di Giulio.
Un giovane uomo, cittadino del mondo (parlava sette lingue tra cui l'arabo) un ricercatore che si trovava a Il Cairo per motivi di studio, per la sua tesi in dottorato sui sindacati indipendenti egiziani, e che ormai più di quattro anni fa, il 25 gennaio 2016, è stato rapito, torturato barbaramente per giorni ed infine ucciso.
Il suo corpo fu rinvenuto il 3 febbraio.
Il libro è il racconto di questi quattro anni in cui Paola e Claudio Regeni non si sono mai arresi e continuano tuttora a lottare per avere quelle risposte che le autorità egiziane hanno promesso più volte, anche per voce del Presidente Al Sisi, e alle quali non sono seguiti i fatti.
Tante persone (il c.d. popolo giallo) da tutto il mondo si sono strette attorno ai genitori di Giulio per chiedere verità e giustizia. Tanti hanno dimostrato e non solo a parole la loro vicinanza, mentre altri si sono rivelati dei falsi alleati.
Questo è un libro molto importante perché troppe sono state negli anni le inesattezze, le menzogne, narrate sulla vicenda e sulla persona di Giulio.
È un libro che lascia l'amaro in bocca ed anche molta rabbia. Contrariamente a ciò che un cittadino italiano si aspetterebbe dal suo Stato, il Governo italiano, purtroppo, ha disatteso spesso le speranze di fare chiarezza ed ottenere risposte.
LeggereOvunque
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