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Le parole di Sara di Maurizio de Giovanni

Le parole di Sara è il secondo romanzo dopo Sara al tramonto, in cui compare la protagonista della nuova serie di MdG. Da lui stesso, definita come la sua serie più noir, per la prima volta, la protagonista è una donna, una donna invisibile, volutamente invisibile, ma dalle doti non comuni. Si tratta di un’ex poliziotta in pensione che faceva parte di un’unità dei servizi segreti e la cui peculiarità è di saper leggere il labiale e il linguaggio del corpo. Sara riesce a cogliere i sentimenti delle persone, osservandole e ad intuirne pensieri e turbamenti.

 

In questo nuovo capitolo, Sara viene contattata dalla sua vecchia collega Teresa, per indagare sulla scomparsa di Sergio un giovane e promettente ricercatore universitario che stava collaborando nella sua sezione e del quale si è invaghita perdutamente. Ad aiutarla, in questa avventura investigativa, ancora una volta, sua nuora Viola e l’ispettore Pardo.

 

Sara finalmente ha abbandonato le pillole che la tenevano sveglia e sta sconfiggendo i suoi fantasmi, quelli che per molto tempo non l’hanno lasciata riposare. Il compagno Massimiliano morto dopo una lunga e dolorosa malattia e il figlio Giorgio “abbandonato” in tenera età quando decise di lasciare il marito per il suo grande amore, e scomparso in un incidente stradale.

 

Il romanzo scivola via, pagina dopo pagina, cattura l’attenzione del lettore, anche se il ritmo della narrazione appare più lento e meno noir rispetto al precedente. Esso si snoda attraverso il racconto attuale e i continui flash back risalenti a molti anni prima, quando Sara era nei servizi e a capo c’era Massimiliano.

 

Una nuova figura compare in questo capitolo, è Andrea, un ex agente divenuto cieco a causa di una malattia degenerativa e il cui supporto si rivelerà importante per la soluzione del caso.

 

Rispetto ai precedenti lavori di MdG, Napoli non è più la protagonista indiscussa e la vicenda potrebbe svolgersi tranquillamente in qualsiasi altra città. L’autore si concentra, ora, soprattutto sulla caratterizzazione dei suoi personaggi attraverso un racconto decisamente molto più introspettivo.

 

In coda al romanzo, MdG ci regala un racconto rivelatore, Sara che aspetta, che ci permette di conoscere meglio la protagonista e la sua storia personale la cui lettura è consigliabile leggere prima.

 

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