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La giusta distanza di Sara Rattaro

I libri di Sara Rattaro andrebbero sorseggiati, a piccole dosi. Non che siano pesanti nella scrittura, noiosi o non scorrevoli, ma perché i romanzi della Rattaro sono densi, vitali, nel senso più ampio del termine, raccontano la vita. E per farlo parlano di sentimenti, di scelte difficili, di gioie immense e di dolori atroci che segnano, cambiano, ma guariscono anche.

 

Amo lo stile della Rattaro ed amo soprattutto quelle frasi in corsivo che dissemina qua e là. Quei pensieri che racchiudono verità, che ti fanno soffermare su concetti e situazioni, che in qualche modo ti parlano... Non sei più solo un lettore, uno spettatore di una storia nella quale puoi più o meno immedesimarti e riconoscerti, ti senti chiamato in causa. Quelle frasi in corsivo ti spingono a riflettere, sulla vita, sul mondo, sul rapporto con il prossimo.

 

L’ultimo romanzo non fa eccezione. La giusta distanza è stato pubblicato molto prima della pandemia che ci ha travolti e colti di sorpresa. Un titolo che sembra quasi una profezia ma che racconta un mondo in cui le distanze non vengono imposte per decreti, ma come afferma uno dei protagonisti, rappresentano qualcosa di necessario in ogni tipo di relazione. Qualunque sia la sua natura, ogni relazione ha sempre e comunque bisogno della sua giusta distanza.

 

Il romanzo racconta, attraverso le voci narranti dei due protagonisti, l’amore di Aurora e Luca, un amore come tanti o forse un amore unico e irripetibile che sarà più volte messo alla prova. L’amore non è l’estate, l’amore è superare l’inverno.

 

Lutti, dolori, tradimenti, errori, il passato che si fa presente, il perdono, sono gli altri ingredienti presenti nel romanzo e che escludono di relegarlo e classificarlo come semplice romanzo rosa. Rattaro è un’abile indagatrice dell’animo umano e dei sentimenti che albergano in esso, con tutte le contraddizioni che li caratterizzano. La sensibilità della sua scrittura coinvolge, emoziona e fa, altresì, sognare.

 

LeggereOvunque

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