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Una brutta avventura

L’altro ieri, ad Alghero, in una via del centro è accaduto un episodio gravissimo, un’aggressione, ad un uomo, che poteva avere risvolti più drammatici di ciò che poi è stato nella realtà.

 

Il nostro ex sindaco, Mario Bruno, improvvisamente, mentre era intento a parlare con alcune persone, è stato avvicinato da un uomo che dopo averlo salutato, sembrava in modo cordiale, si è avventato su di lui e lo ha stretto con un braccio intorno al collo, impedendogli di respirare e di gridare per chiedere aiuto.

 

Qualcuno ha chiamato aiuto ed in soccorso di Bruno è arrivato un ex rugbista, Paco Ogert, che si trovava nei paraggi e che lo ha liberato e salvato dal pericolo di una morte per strangolamento.

 

L’aggressore, poi fuggito, si è saputo che è una persona nota alle forze dell’ordine e con problemi psichiatrici.

 

Due sono le cose che vale la pena mettere in risalto in  tutta questa vicenda.

La prima è l’atto di altruismo e generosità compiuto da Paco Ogert che con il suo intervento provvidenziale ha evitato che accadesse qualcosa di irreparabile.

 

La seconda è la reazione di Mario Bruno che nonostante il pericolo, lo spavento e l’angoscia provati in quei minuti, credo interminabili, ha avuto un pensiero per il suo aggressore. Bruno scrive, infatti, su facebook: “Un pensiero anche all’aggressore. Una persona da aiutare perché possa vivere meglio, nonostante tutto, e da mettere in condizioni di non cagionare danno agli altri. È questo un compito che spetta alla società. E quindi a coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità. Nessuno può lavarsene le mani.” Parole così, al giorno d’oggi, dove l’odio imperversa sui social e fuori, rappresentano un esempio di umanità, solidarietà e compassione. Ma Bruno già in passato e anche da sindaco ha dimostrato sensibilità e attenzione verso chi si trovava in situazione di bisogno.

 

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