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Libro o e-book?

Foto di LeggereOvunque
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In questi ultimi anni hanno fatto la loro comparsa sul mercato gli e-book reader, i cosiddetti e-reader, ossia quei supporti tecnologici che servono per la lettura dei libri digitali, gli e-book appunto.

 

Si prospettava una loro maggiore diffusione, cosa che non è avvenuta. I libri digitali rappresentano solo il 10% del mercato editoriale, e da soli non sono in grado di sostenere un significativo aumento delle vendite.

 

Ciò può essere collegato al fatto che, ancora, in Italia si legge poco e che comunque, nonostante il prezzo degli e-book sia inferiore rispetto ai libri tradizionali non basta a convincere i lettori ad accogliere questo nuovo modo di leggere.

 

C’è purtroppo un certo pregiudizio nei confronti del digitale. Eppure nel corso della storia dell’uomo abbiamo assistito a tanti cambiamenti anche nella modalità della lettura e della scrittura. Siamo passati dalla pietra alla pergamena, fino al vero e proprio libro, così come lo conosciamo oggi. Ma molti non riescono ad accettare l’esperienza di leggere da un “aggeggio” che viene considerato freddo e impersonale.

 

C’è una certa affezione al libro, al profumo della carta, alla sensazione e al piacere di tenerlo in mano, sfogliarlo, sottolinearlo, averlo sempre pronto all’uso senza rischiare di ritrovarsi con la batteria scarica in un luogo lontano da casa, non poter caricare l’e-reader e così dover rinunciare al piacere della lettura.

 

Sul tema libro vs e-book i lettori si dividono in due categorie, quasi fossero tifosi di due squadre diverse.

Da una parte, gli irreducibili della carta che sostengono non solo che il piacere della lettura sia strettamente connesso alle sensazioni che offre il contatto con la carta e il suo odore, ma, altresì, che la lettura digitale non sia lettura, che non provochi le stesse emozioni. Ho ascoltato persone secondo le quali, leggere un e-book sarebbe come non leggere. Ebbene, io posso condividere il fatto che l’esperienza di leggere un libro possa essere diversa rispetto a quella di leggere in forma digitale la stessa opera, ma non posso essere d’accordo quando si dice che leggere un e-book equivalga quasi a non leggere. Amici lettori, una storia, sia che ne fruiamo attraverso il tradizionale libro o sia attraverso la tecnologia, è la stessa, non cambia. Arrivano a noi le stesse parole, le stesse emozioni e gli stessi pensieri ed idee che ci comunica l’autore attraverso ciò che ci sta narrando. Questo è innegabile. Poi, certo, ognuno ha le sue preferenze.

 

Dall’altra, abbiamo i lettori tecnologici che hanno accolto la novità con grande entusiasmo. L’e-book offre diversi vantaggi rispetto al libro. Per esempio, basta un click e in un secondo entriamo in possesso del libro desiderato per cominciarne subito la lettura. Inoltre, l’e-reader consente di adeguare la dimensione del carattere alle nostre esigenze visive; abbiamo la possibilità di avere sempre un dizionario a portata di mano, basta cliccare sulla parola sconosciuta e in un attimo ne compare la definizione; durante la lettura possiamo evidenziare i passaggi che più ci colpiscono, annotare un pensiero o una riflessione e poi ritrovarli al bisogno; l’e-reader dispone di una luce integrata per la lettura al buio, e ci consente di avere una biblioteca fornita da portare con noi ovunque. Infine, il lettore digitale è realizzato con la tecnologia e-ink, inchiostro digitale, che imita l’aspetto dell’inchiostro su un foglio di carta sfruttando la luce del sole consentendo un’esperienza di lettura simile a quella su carta che in più affatica meno la vista.

 

Per quanto mi riguarda, anche io, inizialmente, mentre valutavo molti anni fa l’acquisto di un e-reader, nutrivo dei dubbi e mi chiedevo se affrontarne o meno l’acquisto. E’ finita che per me ha deciso qualcun altro e con graditissima sorpresa l’ho ricevuto in dono.

Non ho faticato ad adattarmi alla lettura digitale, anzi, ne sono pienamente soddisfatta e a questo punto mi sembra, ormai, impossibile rinunciare ad essa. Tuttavia non ho completamente abbandonato la lettura tradizionale e l’acquisto di libri cartacei. Non ho smesso di andare in libreria, di perdermi tra gli scaffali, di farmi “chiamare” dai libri e di cedere alla tentazione di acquistarli.

Ci sono libri che mi piace possedere, mi piace anche solo ammirarli lì in bella mostra nella mia libreria dalla quale ogni tanto li prendo per sfogliarli. Di certi autori amo avere i libri, collezionarli. A volte, li acquisto durante le presentazioni e magari me li faccio autografare.

 

Alcuni paventano la scomparsa del libro, ma io non sono di questa opinione. Il libro è un oggetto che credo non tramonterà mai, anche se il digitale dovesse, in futuro, diffondersi maggiormente.

 

LeggereOvunque

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