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Di tutte le ricchezze di Stefano Benni

Stefano Benni pubblicò questo libro nel 2012 e segnò il suo ritorno alla scrittura dopo una pausa di silenzio dettata da un problema di salute.

 

Martin B è un professore quasi settantenne ormai in pensione che si è ritirato a vivere con la sola compagnia del suo cane Ombra, in una casa ai limiti del bosco. Riempie il suo tempo interessandosi alla sua passione per la poesia giocosa e allo studio, di cui è il massimo esperto, del poeta locale Domenico Rispoli, detto Il Catena, morto, forse, suicida in un manicomio.

 

La tranquilla routine del professore viene interrotta quando nel casolare vicino viene si trasferisce dalla città, una giovane coppia. Lui, Aldo, trentaseienne, gallerista e pittore fallito. Lei, Michelle, ventinovenne, ballerina e attrice, di una bellezza incantevole, dagli occhi chiari azzurri e dalla chioma bionda che riporta indietro nel tempo Martin poiché la ragazza somiglia in modo impressionante alla donna che lui ha amato tanti anni prima.

 

Il presente riporta a galla il passato e Martin comincia a provare di nuovo sentimenti sopiti risvegliati dalla bella Michelle che nella sua mente incarna Nasten’ka, la protagonista de Le notti bianche di Dostoevskij.

 

A fare da contorno alla storia delicata dell’incontro tra il professore e la ballerina due misteri. Uno conosciuto nel paese come La leggenda della ragazza del lago del quale esistono diverse versioni e l’altro che riguarda la morte del Catena. Su entrambi il professore nutre il dubbio che si tratti di suicidio come invece tutti o la maggior parte degli abitanti del luogo credono.

 

Come in ogni libro di Benni, anche qui sono presenti elementi fantastici. Il professore parla con Ombra il suo amico cane e gli altri animali che vivono nel bosco e che spesso lo vanno a trovare, a volte ad importunare. Forte il richiamo alle tematiche ambientali e a una certa riluttanza all’uso della tecnologia, e dei social. Il professore possiede solo un vecchissimo pc che utilizza per scrivere e per ricevere mail, soprattutto dal suo amato figlio che oltreoceano e che non vede da tanto ma al quale promette di fare presto visita.

 

La penna ironica dell’autore questa volta è accompagnata da una nota di malinconia che attraversa tutto il romanzo. Un libro che alterna, prosa e poesia, uno stratagemma che conferisce alla lettura una certa vivacità.

 

LeggereOvunque

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