Dopo il grande esordio con La casa degli spiriti e la conferma con D’amore e ombra, Isabel Allende, torna in libreria e nel 1987 pubblica questo romanzo, Eva Luna, a cui seguirà Eva Luna racconta, una raccolta di racconti narrati da Eva.
Definito romanzo picaresco poiché la protagonista, Eva Luna racconta, in prima persona, la sua vita, dal momento della sua nascita alla maturità. Eva, come la prima donna, Luna perché il padre, un indiano, apparteneva alla tribù del popolo della Luna. Eva è figlia di Consuelo, una trovatella allevata dalle suore in orfanotrofio da cui fuggirà. Troppo presto, Eva rimarrà orfana e dovrà cavarsela da sola, facendo la serva e cambiando vari padroni.
La storia è ambientata tra l’America Latina e l’Europa, tra gli anni ’40 e ’70 del secolo scorso. Ciò si deduce dai riferimenti alla seconda guerra mondiale, alla guerra in Vietnam, alla dittatura militare che governa il paese in cui vive Eva e dalle sommosse e la guerriglia di coloro che combattono per conquistare la libertà e la democrazia.
Per sopportare ciò e la sua difficile vita, Eva si rifugia in un mondo tutto suo, abitato da storie e personaggi fantastici. Se c’è una cosa che Eva ha ereditato dalla madre Consuelo, è proprio il talento di inventare e raccontare storie.
Eva Luna è un romanzo avvincente, intenso, bellissimo, con un personaggio femminile molto affascinante, una donna forte, intraprendente, coraggiosa e sognatrice, difficile non amarla, non immedesimarsi in lei. A contorno, tanti altri personaggi altrettanto intriganti come Huberto Naranjo, suo amico e poi amante, Riad Hilabi, uno dei suoi tanti padroni, Zulema, moglie di Riad, e, infine, Rolf Carlé che entrerà nella vita di Eva solo alla fine del romanzo.
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