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Meno dodici di Pierdante Piccioni con Pierangelo Sapegno

La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.” È con queste parole di Gabriel García Márquez che Pierdante Piccioni inizia il racconto di più di un anno e mezzo nel quale con fatica, impegno, momenti di scoramento, speranza, fiducia e tanta tenacia è riuscito a rinascere, a ritrovare se stesso.

 

Pierdante Piccioni, noto e stimato medico, primario del pronto soccorso, consulente al Ministero della Salute, sposato e con due figli, un giorno, il 31 maggio 2013, ha un incidente in auto, e trasportato in ospedale in coma si risveglia dopo qualche ora e guardandosi attorno capisce che c’è qualcosa che non va. Riconosce gli occhi delle persone che gli sono intorno ma i loro volti sembrano invecchiati di colpo, così, senza motivo. In realtà, Piccioni, presto scoprirà il perché. La botta presa nell’incidente gli ha causato una lesione alla corteccia cerebrale cancellando gli ultimi dodici anni della sua vita. L’ultimo ricordo che ha è che era il compleanno del figlio, il 25 ottobre 2001, e lo aveva appena accompagnato a scuola.

 

Piccioni fa fatica, pur credendo a ciò che tutti gli raccontano, e cioè, che in realtà non era il 2001 ma il 2013, ad accettare questa sua condizione. Un alieno catapultato in un futuro che lui non padroneggia, fatto di strani cellulari senza una tastiera, di tavolette sulle quali navigare in internet ovunque uno si trovi e dalle quali poter godere della visione di un film, di una moneta nuova…

 

Il medico è spaesato in un mondo che non riconosce più. Anche la sua abitazione è diversa da quella che ricordava, i suoi colleghi (non lavora più a Cremona ma a Lodi), persino i suoi figli non riconosce più: dove sono i suoi bambini? Chi sono questi due giovani che sembrano dei “mentecatti”, che lo chiamano Savio, che quando si esprimono usano un linguaggio “colorito”?

 

Soffre, soffre nel sentirsi incompreso, soffre soprattutto perché non si riconosce in ciò che tutti gli raccontano di lui. Persino quando viene a sapere di essere diventato primario e consulente al Ministero della Salute rimane sbalordito.

 

Piccioni, in queste pagine, ci conduce in quello che è stato per lui il periodo più difficile della sua vita. Mesi e mesi in cui ha lavorato per ricostruire un passato, ricostruire una vita, riuscire a vivere il presente (che per molto tempo ha vissuto come un futuro invivibile rimanendo legato al passato), per riappropriarsi della propria vita…

 

Nel corso dei mesi capirà chi davvero gli vuole bene, chi gliene ha sempre voluto, e chi invece gli era falsamente amico e continua ad esserlo ostacolando nel suo percorso di reinserimento lavorativo.

 

Di casi simili nella letteratura medica ne sono stati descritti diciannove. Piccioni spiega che ciò che gli è accaduto è come se nel suo cervello fosse stato cancellato quel file che raccoglieva dodici anni della sua vita: ma perché proprio quei dodici, perché non altri? E perché dodici o non dieci o quindici? Non ci sono risposte a queste domande e quella memoria purtroppo è stata persa per sempre e con lei, non solo l’aspetto nozionistico che è comunque un vuoto facilmente colmabile, - Piccioni studierà e colmerà in breve tutte le sue lacune, scoprendo di avere una capacità mnemonica rapida – ma soprattutto l’insieme di tutte le emozioni che hanno accompagnato quegli anni.

 

Una vicenda umana che ci porta a riflettere su noi stessi, su ciò che siamo, su come nel corso degli anni la vita abbia inciso sulle nostre scelte, sui nostri comportamenti: siamo rimasti gli stessi oppure abbiamo tradito le nostre aspettative o addirittura tradito i nostri principi? Si è sempre in tempo a cambiare rotta e diventare ciò che realmente siamo.

 

A questa vicenda è ispirata la fiction di Raiuno Doc - Nelle tue mani interpretata da Luca Argentero.

Libro e fiction sono due prodotti abbastanza diversi per cui vi troverete di fronte due storie umane diverse accomunate però dalla perdita della memoria di dodici anni.

Buona lettura e buona visione a tutti.

 

LeggereOvunque

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