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Leggimi nel pensiero di Maura Manca

Maura Manca è psicologa e psicoterapeuta conosciuta anche per i suoi interventi televisivi in diversi programmi e si occupa da tempo di adolescenza e delle problematiche che riguardano i ragazzi. Il libro, pubblicato lo scorso ottobre,  è una raccolta di otto racconti ispirati a storie vere in cui l’autrice si è imbattuta durante lo svolgimento della propria professione.

 

In Leggimi nel pensiero, Maura Manca si è immedesimata nei ragazzi, nelle loro storie personali per provare a smuovere le coscienze degli adulti che spesso non vedono al di là dei loro occhi e non ascoltano al di là delle parole, i loro figli e i loro studenti.

 

Si accusano i giovani di essere superficiali, ribelli, incuranti delle regole di buona convivenza, di “fregarsene” della scuola, di non collaborare in casa e di stare sempre attaccati ai loro smartphone in maniera maniacale e non si indaga su certi loro comportamenti, specie quando cambiano in maniera repentina e inaspettata. A volte questi cambiamenti vengono, invece, accolti favorevolmente dai genitori che credono che il figlio abbia messo la testa a posto vedendo che trascorre più tempo in casa e meno sui social. È proprio a questi segnali che occorre fare attenzione.

 

L’adolescenza, cioè il periodo della crescita, è una fase delicata nella formazione di una persona. Un periodo nel quale si forma il carattere e si ha bisogno di punti di riferimento, di sostegno, di esempi, di comprensione e anche, di regole.

 

Oggi, forse più di ieri, i giovani sono esposti a numerosi pericoli, molti dei quali provengono dalla rete. Per esempio i social, gli influencer hanno un forte impatto sui giovani che ancora non possiedono gli strumenti adatti per contrastarli e non lasciarsi influenzare. Viviamo in un’epoca molto competitiva sul piano dell’apparenza. Piattaforme come Instagram che “invitano” ad apparire sempre belli e prestanti, ad inseguire la perfezione estetica sono una fonte di insicurezza per le ragazze specie nel momento in cui confrontandosi con le amiche non raccolgono lo stesso numero di like e di commenti positivi ad ogni selfie pubblicato.

 

Le storie qui raccolte parlano di desiderio di essere accettati nel gruppo, relazioni sbagliate e malate, prevaricazioni, violenza verbale, psicologica e fisica incontrollate, autolesionismo, bullismo e cyberbullismo, revenge porn, adescamenti da parte di adulti di minorenni. Si parla di come si inneschino meccanismi perversi nelle vittime che non si sentono tali ma si colpevolizzano per essersi dimostrate ingenue, per non aver dato retta ai propri genitori, per essersi fidate. Ma la realtà è che la vittima non ha colpa, ma spesso la società che dovrebbe riconoscerla come tale le si scaglia contro  diventando complice del carnefice ed amplificando i danni. C’è, tra le vittime, chi trova il coraggio di reagire e chi invece, non regge alla vergogna, alla gogna mediatica e decide di farla finita.

 

Questo è un libro denuncia che deve far riflettere il mondo degli adulti sulle problematiche giovanili e che allo stesso tempo vuole dare speranza a chi si sente intrappolato e non riesce più a trovare una via di uscita, perché una soluzione c’è sempre: bisogna parlare con chi ci vuole davvero bene, denunciare lo stato di cose e farsi aiutare, se è necessario, da chi ne ha le competenze.

 

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