Maurizio de Giovanni dedica questa avventura dei Bastardi alla mamma scomparsa di recente, “Angelo prima, angelo adesso”.
Gli angeli sono il filo conduttore di questo romanzo… Angeli che proteggono, aiutano, assistono. Lo fanno senza manifestarsi e a volte, agendo tramite le persone che abbiamo accanto. Non tutti gli angeli, sono buoni, però, ci sono anche quelli vendicativi.
Questa volta, il commissariato di Pizzofalcone deve indagare sull’omicidio di un noto meccanico, Nando Iaccarino, titolare di un’officina nella quale riparava auto d’epoca di un certo pregio. Un angelo, per qualcuno, faceva miracoli con le sue mani d’oro. Il caso si rivela subito complicato: poche tracce, pochi elementi su cui indagare. Peraltro, il luogo del delitto, l’officina, appare in perfetto ordine, ogni cosa al suo posto, tutto pulito come in una sala operatoria. Solo un elemento “stona”, l’arma del delitto, una chiave inglese appesa al suo posto e sporca di sangue.
Chi avrà ucciso Iaccarino? E perché? Chi aveva il tempo di riporre la chiave inglese, invece di fuggire di corsa? E perché non ha pensato di liberarsene, magari gettandola in un tombino? Tante sono le domande alle quali i nostri angeli devono trovare le giuste risposte.
A preoccupare i Bastardi, una nuova minaccia di chiusura. Bisogna risolvere il caso al più presto, i riflettori sono puntati tutti sul commissariato: nell’ indagine è coinvolta una nota famiglia dell’alta borghesia, presso cui Iaccarino aveva lavorato per anni, e il cui rampollo è fidanzato con la figlia della vittima.
A fare da sfondo, come sempre, le vicende personali degli agenti: l’amore tra il vice questore Luigi Palma e la vice sovrintendete Ottavia Calabrese; la relazione difficile tra l’ispettore Giuseppe Lojacono e la PM Laura Piras; l’improbabile convivenza tra l’agente scelto Marco Aragona e Giorgio Pisanelli sostituto commissario ormai in pensione ma che continua a supportare le indagini della squadra; l’amore ritrovato tra l’agente assistente Alessandra Di Nardo e la sua compagna Rosaria Martore; le vicende familiari di Elsa Martini e della figlia; e i sentimenti di Francesco Romano per le donne della sua vita.
Ancora una volta Maurizio de Giovanni ci consegna un romanzo che è molto più di un giallo. De Giovanni, con la sua scrittura sensibile e poetica, è capace di toccare le corde del cuore.
LeggereOvunque
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Piera Maria Chessa (martedì, 23 novembre 2021 17:03)
Brava, una recensione coinvolgente e ben scritta!
Buona serata!
Piera
LeggereOvunque (mercoledì, 01 dicembre 2021 09:54)
Grazie per le tue parole, Piera.