Maurizio de Giovanni, il primo di febbraio di questo anno, è uscito in libreria con il suo nuovo romanzo, L’equazione del cuore.
Dimenticate per un attimo le vicende noir a cui l’autore napoletano ci ha abituati con i protagonisti del Commissariato di Pizzofalcone e con le indagini ambientate in epoca fascista del Commissario Ricciardi.
Abbandoniamo il genere noir tanto caro a de Giovanni e immergiamoci in questa nuova storia intrisa di sentimenti, provati e non pienamente vissuti, quale l’amore tra il protagonista con la figlia ed il nipotino, e il dolore della perdita improvvisa.
Massimo, vedovo e professore di matematica in pensione, vive in un’isola del golfo di Napoli e passa il suo tempo a pescare. Incontra una volta l’anno la figlia ed il nipotino, che vivono al nord, quando vanno a trovarlo durante le loro vacanze.
Un giorno Massimo riceve una telefonata nella quale gli viene comunicato che la figlia ed il genero sono morti a causa di un incidente d’auto in cui è miracolosamente sopravvissuto il nipotino Checco, ma che versa in condizioni di pericolo. Il protagonista si trova così a partire per occuparsi di quel nipote con cui faceva il nonno una volta l’anno.
La scrittura di de Giovanni è lineare, limpida, intima e ci conduce per mano lungo tutte le pagine che scorrono velocemente una dietro l’altra sotto i nostri occhi, mentre il protagonista cerca di avere delle risposte per quella morte che sembra nascondere segreti di cui lui non era a conoscenza.
De Giovanni conferma la sua capacità narrativa in un romanzo che si allontana dal suo genere letterario ma che mantiene vivo il suo interesse verso l’animo umano e i sentimenti che lo attraversano.
LeggereOvunque
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