Il Maestro e Margherita di M. Bulgakov è uno dei capolavori della letteratura russa della prima metà del Novecento. Si tratta di un’opera molto complessa, ricca di personaggi realistici ma anche fantastici, di situazioni grottesche, di scene umoristiche. Il romanzo si sviluppa su due fronti. Da un lato la Russia Staliniana, dall’altro la Gerusalemme in cui è vissuto Gesù.
Diverse possono essere le letture critiche al romanzo. A raccontarlo si potrebbe riassumere come la storia d’amore di due amanti, il Maestro e Margherita, che dopo essersi persi si ritroveranno. Anche se il libro è molto famoso lascerò al lettore il piacere di scoprire se i due coroneranno il sogno di una vita insieme.
Il rapporto tra il bene e il male, il senso di giustizia, la corruzione della società moderna, e una denuncia critica dell’élite dei letterati dell’epoca, sono alcuni tra i temi che attraversano il romanzo.
In conclusione, mi sento di consigliarne vivamente la lettura, anche se sono consapevole che si tratta di un genere letterario non apprezzato da tutti, dove il noir, il grottesco, l’umoristico e il fantastico si mescolano dando vita ad una storia che, inevitabilmente, o ti cattura e ti incuriosisce dalle prime pagine o ti annoia e ti lascia interdetto, e in quest’ultimo caso sarebbe meglio dedicarsi ad altro.
LeggereOvunque
Scrivi commento